GIORNATA MONDIALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

Martedì 21 Novembre 2017 14:43
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Il 25 novembre si celebra la giornata mondiale contro la violenza sulle donne. Una giornata ideata per sostenere l’eliminazione della violenza di genere.

L’espressione “violenza di genere” designa una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione contro le donne che, come sancito dall’ONU, comprende tutti gli atti di violenza che provocano danni o sofferenze di natura fisica, sessuale, psicologica o economica. Questi maltrattamenti si verificano nell’intimità di una relazione di coppia, quando uno dei due partner cerca di imporre il proprio potere, instaurando una modalità relazionale fondata sul controllo. La violenza di genere è stata definita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nel 2002 come un “problema di salute pubblica che incide gravemente sul benessere fisico e psicologico delle donne che ne sono vittima”. L’OMS ha infatti sancito che:

- la violenza domestica è la principale causa di lesioni fisiche per le donne tra i 15 e i 44 anni di età;

- il maltrattamento durante la gravidanza è la principale causa di anomalie prenatali e mortalità infantile;

- le donne vittime di maltrattamenti o abusi, fisici o sessuali, nell’infanzia o nell’età adulta, sperimentano situazioni di malattia più frequentemente delle altre donne.

I risultati delle ultime ricerche (OMS, FRA, ISTAT 2013-2016) dimostrano che una donna su tre (nel mondo, in Europa e in Italia) ha subito una qualche forma di violenza di genere. Nella nostra realtà territoriale, al Centro antiviolenza di Bergamo, si rivolgono per la prima volta circa trecento donne all’anno vittime di violenza.

Sono molti gli ostacoli che intervengono e non permettono alla donna di uscire immediatamente dalla relazione violenta; i meccanismi di adattamento sono non solo psicologici-individuali, ma anche materiali-oggettivi e soprattutto culturali-sociali.

Di frequente la violenza diventa allarme sociale solo in occasione di eventi eclatanti. La stampa contribuisce a creare un clima di straordinarietà rispetto al fenomeno, in seguito al quale si spegne progressivamente l’attenzione e la violenza torna tendenzialmente invisibile, specie quella quotidiana che avviene nell’ambito della sfera privata contro le donne e i loro figli.

E’ difficile dunque pensare che una persona possa essere vittima di violenza, per questo motivo è necessario uno sforzo maggiore, da parte di noi operatori sanitari, per intercettare realtà di questo tipo, cogliendone i segnali e identificandoli come tali. Il Sistema Sanitario è nella posizione per poter identificare le donne che hanno subito violenze, per prendersi cura di loro e dargli il supporto necessario. Gli operatori sanitari possono contribuire a far emergere il sommerso, riuscendo a cogliere le richieste di aiuto non esplicite.

 

In questi giorni sono moltissime le iniziative pensate per ricordare le vittime di femminicidi e violenze.

Tra i tanti eventi nella nostra provincia vi segnaliamo il concerto “My favorite things” in programma il 22 novembre al Teatro Creberg, organizzato dal Consiglio delle Donne del Comune di Bergamo in collaborazione con Pro Loco Bergamo e il centro antiviolenza della città Associazione Aiuto Donna.

L’obiettivo dell’evento è quello di sensibilizzare la provincia di Bergamo sul tema della violenza contro le donne e di sostenere con una raccolta fondi libera l’Associazione Aiuto Donna Uscire dalla Violenza ONLUS. Per trasmettere questo messaggio si è scelto di utilizzare il linguaggio più universale che ci sia: la musica, con brani italiani e internazionali tratti dal repertorio lirico, pop e jazz.

Per maggiori informazioni: http://www.prolocobergamo.it/concertodonne2017.html

 

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